Ma cosa c’entra Marco Polo?
Se ti è capitato di leggere altri miei articoli, saprai che a volte mi piace giocare un po’, per evitare, come dico sempre, di prendermi troppo sul serio 😊.
Certamente un po’ azzardato il legame ma quest'anno celebriamo i 700 anni dalla morte di Marco Polo, uno degli esploratori più celebri della storia e non ho potuto fare a meno di dedicare un articolo a questo, legandolo al tema che tratto sul mio sito.
Le sue avventure, raccontate ne Il Milione, non solo hanno ampliato la conoscenza del mondo all'epoca, ma hanno anche rappresentato un monumentale atto di esplorazione e scoperta. Marco Polo ha attraversato territori sconosciuti, raccolto informazioni preziose e aperto nuove vie commerciali. È difficile non rimanere affascinati dalla sua intraprendenza e dalla sua capacità di navigare nell'incertezza con determinazione e curiosità.
Pensando alle sfide che Marco Polo ha affrontato, è interessante riflettere su come lo spirito di esplorazione sia fondamentale anche oggi, specialmente in un contesto che sembra lontano dal mondo delle antiche carovane e delle spezie orientali: la selezione di un nuovo software gestionale. Sebbene il contesto sia cambiato, l'approccio di base all'esplorazione rimane sorprendentemente simile.
Quando un’azienda decide di avviare un processo di rinnovamento tecnologico, come ad esempio la sostituzione di un ERP o l'adozione di una nuova piattaforma software, il primo passo è sempre una fase di esplorazione.
Questo momento è cruciale, perché definisce le basi su cui si costruirà l'intero progetto. È un po' come il momento in cui Marco Polo lasciava Venezia per addentrarsi nell'ignoto: il punto di partenza è noto, ma il percorso e la destinazione finale sono ancora da scoprire.
La fase di esplorazione, nel contesto della software selection, inizia ben prima di un assessment dettagliato. È un periodo in cui l’azienda deve mappare il proprio terreno, identificare i bisogni non soddisfatti, capire quali sono le soluzioni possibili e iniziare a delineare un percorso che possa condurre al successo. Questa esplorazione richiede una mentalità aperta, curiosità e la volontà di affrontare l'ignoto con coraggio.
Esattamente come Marco Polo esplorava nuovi territori, un team aziendale deve esplorare le possibilità offerte dal mercato tecnologico. Questo include la ricerca di nuovi software, l'analisi delle tendenze emergenti, e l'interazione con fornitori e consulenti per comprendere le soluzioni disponibili. Ma non è solo una questione di raccogliere informazioni: è anche una questione di saper discernere quali sono le opzioni che davvero possono rispondere alle esigenze specifiche dell’azienda.
Un aspetto fondamentale di questa fase è la capacità di mantenere una visione chiara degli obiettivi finali, senza però lasciarsi vincolare dalle soluzioni già conosciute. Proprio come Marco Polo non avrebbe mai scoperto la via della seta se fosse rimasto ancorato alle rotte commerciali già battute dai suoi predecessori, così un’azienda non troverà la soluzione ottimale se si limita a considerare ciò che è già familiare. L’esplorazione richiede il coraggio di considerare anche le alternative meno convenzionali, ma che potrebbero rivelarsi le più adatte.
La storia di Marco Polo ci insegna che l’esplorazione è la chiave per aprire nuove frontiere, sia nel mondo reale che nel contesto digitale moderno. Approcciarsi alla selezione di un software con la stessa curiosità e determinazione che guidava gli antichi esploratori può fare la differenza tra un progetto di successo e uno che si limita a replicare il passato. Come Marco Polo, bisogna essere pronti a lasciarsi alle spalle le vecchie certezze e intraprendere un viaggio che, se ben condotto, porterà a scoperte che arricchiranno l’azienda per molti anni a venire.
Vi saluto e #restoinascolto
Comments