Ho letto questa frase in una di quelle card che accompagnano il caffè, lo sai, quelle tipo “L’aforismo del giorno”. Mi ha colpito, e mi ci sono ritrovato. Io tendenzialmente sono una persona ordinata, ma ho delle fasi in cui devo effettivamente creare un po’ di caos per poi rifare ordine e schiarirmi le idee.
Informandomi, ho scoperto che questa frase è attribuita a Henry Adams, scrittore e storico statunitense, autore dei Nove volumi della mia "History of the United States, 1801-1817", ancora oggi fondamentali per studiare la storia della politica americana di quegli anni.
Bé, la citazione era d’obbligo, tuttavia, quando l’ho letta, io ne ho fatto un uso molto più modesto, riflettendo proprio su quella fase di caos che si genera quando si avvia un progetto di sostituzione del software gestionale aziendale. Il caos è dovuto soprattutto allo stravolgimento delle abitudini.
Il caos che si crea all'inizio di un progetto di sostituzione del software gestionale può sembrare spaventoso. Tutto ciò che era familiare viene messo in discussione, e i processi aziendali che una volta erano routine vengono improvvisamente scompaginati. Ma è proprio in questa fase di disordine che nascono le opportunità per la crescita e l'innovazione.
Quando si introduce un nuovo sistema, le abitudini consolidate devono essere riviste, le vecchie prassi possono non essere più applicabili, e questo genera un senso di smarrimento. Questo è il caos. Ma, come suggerisce Adams, è proprio in questo caos che si trovano i semi del progresso. Nel rimettere in discussione il "modo in cui si è sempre fatto", si apre la porta a nuove idee, nuovi metodi e, in ultima analisi, a un modo di lavorare più efficiente e moderno.
Questo non significa che il caos sia facile da gestire. Tutt'altro. Affrontare un cambiamento così radicale richiede una notevole dose di pazienza, una buona dose di comunicazione, e soprattutto una leadership forte, che sappia guidare il team attraverso le acque tumultuose del cambiamento.
Ma una volta superata questa fase caotica, il nuovo ordine che emerge è spesso molto più robusto e vantaggioso del vecchio. I processi diventano più efficienti, le risorse vengono utilizzate in modo più intelligente, e l'azienda nel suo complesso diventa più agile e pronta a rispondere alle sfide future.
In un certo senso, il caos è un passaggio necessario per lasciare andare l'abitudine e abbracciare l'innovazione. È una fase temporanea, ma cruciale, in cui si demoliscono vecchie strutture per costruirne di nuove, più adatte alle esigenze del presente e del futuro.
Come dicevo, sono una persona ordinata, ma credo fermamente che talvolta un po’ di caos sia necessario per mettersi in discussione e crescere, sia a livello personale che aziendale. Quindi, se ti trovi nel mezzo di un progetto di trasformazione e tutto sembra andare a rotoli, ricorda che è proprio in quel caos che può nascere qualcosa di grande.
Auguro buon caos a tutti e #restoinascolto !
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